Carrara, 01/08/2020 – «La rimozione dei rifiuti abbandonati impropriamente causa all’azienda pubblica (e quindi alla collettività) un costo di poco inferiore al mezzo milione di euro l’anno. Considerando che le discariche abusive non si formano da sole, basterebbe un po’ più di civilità da parte degli utenti, per annullare quel costo e mostrare più rispetto verso gli altri e l’ambiente». È l’incipit della risposta che arriva da Nausicaa Spa a seguito di una serie di articoli di stampa dedicati alle numerose discariche abusive rilevate nei giorni scorsi sul territorio.
Secondo la multiservizi, infatti, di fronte all’inciviltà l’impegno dell’azienda corre il rischio di non risultare efficace. «Chi abbandona i rifiuti compie un gesto di grande inciviltà e danneggia l’ambiente» spiegano da Nausicaa, invitando chi rileva discariche abusive a segnalarle attraverso i canali che la spa ha messo a disposizione dei cittadini: Numero verde, mail e Junker.
«La rimozione delle discariche abusive – precisano dall’azienda – non è un servizio accorpabile alla normale raccolta dei rifiuti. In sostanza, quando viene effettuato un giro di raccolta (ad esempio quello della carta), l’operatore in servizio non può rimuovere altri tipi di rifiuti. La legge non consente di prelevare assieme frazioni di natura diversa e in particolare gli ingombranti. Questi, peraltro, nelle isole ecologiche non dovrebbero esserci anche perché Nausicaa ha un servizio dedicato e gratuito».
Da viale Zaccagna ricordano che per la pulizia delle piazzole e dei cumuli dei rifiuti attorno alle isole ecologiche servono interventi appositi, eseguiti da Nausicaa con regolarità. «Noi facciamo la nostra parte ma se nel giro di poche ore, le isole ecologiche vengono nuovamente sommerse di rifiuti, spesso abbandonati fuori dai contenitori stradali ancora mezzi vuoti, allora siamo chiamati a una sfida impari. È quello che è accaduto nelle scorse settimane davanti alla Ricicleria: nel giro di poche ore abbiamo rimosso una grande mole di materiale salvo trovarci, la mattina seguente, davanti alla stessa scena».